Al servizio della precisione: il RICHARD LANGE TOURBILLON “Pour le Mérite”: Unterschied zwischen den Versionen

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Una delle creazioni più belle di Seyffert è il Regolatore del 1807 che oggi si trova nella collezione del “Salone della matematica e della fisica” a Dresda. Il suo quadrante presenta tre contatori circolari intersecati l’uno con l’altro, mentre al suo interno un sistema di trasmissione tramite catena e conoide assicura un costante rifornimento di forza motrice. L’orologio con il numero 93 è stato il modello di riferimento per il design del RICHARD LANGE TOURBILLON “Pour le Mérite”, in cui l’aspirazione di Seyffert alla perfezione orologiera rivive in una nuova e moderna interpretazione – come esclusivo Regolatore da polso finalizzato alla massima precisione meccanica. Nel RICHARD LANGE TOURBILLON “Pour le Mérite” colpisce innanzitutto il quadrante di tipo regolatore suddiviso in tre contatori circolari in posizione decentrata che si intersecano l’uno con l’altro. Nella parte alta domina il grande contatore dei minuti, sotto il quale, spostati rispettivamente a sinistra e a destra, si trovano il contatore dei secondi e quello delle ore, entrambi più piccoli. La forma del quadrante è un ritorno alle origini, ossia ai segnatempo di precisione che a partire dal XVIII secolo sono stati utilizzati negli osservatori astronomici così come nelle manifatture per sincronizzare i nuovi orologi. Per evitare il rischio di confondersi nella lettura delle ore e dei minuti in condizioni di luce sfavorevoli, le rispettive lancette sono state disposte su assi diversi del quadrante.
 
Una delle creazioni più belle di Seyffert è il Regolatore del 1807 che oggi si trova nella collezione del “Salone della matematica e della fisica” a Dresda. Il suo quadrante presenta tre contatori circolari intersecati l’uno con l’altro, mentre al suo interno un sistema di trasmissione tramite catena e conoide assicura un costante rifornimento di forza motrice. L’orologio con il numero 93 è stato il modello di riferimento per il design del RICHARD LANGE TOURBILLON “Pour le Mérite”, in cui l’aspirazione di Seyffert alla perfezione orologiera rivive in una nuova e moderna interpretazione – come esclusivo Regolatore da polso finalizzato alla massima precisione meccanica. Nel RICHARD LANGE TOURBILLON “Pour le Mérite” colpisce innanzitutto il quadrante di tipo regolatore suddiviso in tre contatori circolari in posizione decentrata che si intersecano l’uno con l’altro. Nella parte alta domina il grande contatore dei minuti, sotto il quale, spostati rispettivamente a sinistra e a destra, si trovano il contatore dei secondi e quello delle ore, entrambi più piccoli. La forma del quadrante è un ritorno alle origini, ossia ai segnatempo di precisione che a partire dal XVIII secolo sono stati utilizzati negli osservatori astronomici così come nelle manifatture per sincronizzare i nuovi orologi. Per evitare il rischio di confondersi nella lettura delle ore e dei minuti in condizioni di luce sfavorevoli, le rispettive lancette sono state disposte su assi diversi del quadrante.
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Nel RICHARD LANGE TOURBILLON “Pour le Mérite” un oblò tagliato a metà dalla minuteria e dal sottostante ponte del tourbillon, all’interno del contatore dei secondi, libera lo sguardo sulla gabbia girevole. Il tourbillon è però visibile interamente solo dalle dodici alle sei: alle sei, infatti, un disco ausiliario con le cifre romane VIII, IX e X si sposta velocemente nell’oblò, completando così il quadrante delle ore. Questo spostamento è reso possibile grazie a un raffinato meccanismo in grado di garantire che il disco ausiliario avanzi di 90 gradi in senso orario ogni sei ore. In tal modo è possibile leggere l’ora con precisione anche al mattino e alla sera. Alle dodici, con la stessa rapidità con cui è apparso, il disco ausiliario scompare, consentendo così per le prossime sei ore di ritornare ad ammirare l’intero dispositivo del tourbillon nel suo gioco di oscillazioni e rotazioni. Compito peculiare di quest’ultimo è compensare l'errore di marcia che potrebbe derivare dall’influsso della forza di gravità sul bilanciere. Il tourbillon può essere facilmente fermato mediante un meccanismo brevettato di arresto dei secondi attivabile estraendo la corona – che consente di regolare l’ora con una precisione al secondo. All’interno del movimento il tourbillon è ancorato ad un copriperno in diamante con castone d’oro avvitato, un omaggio ai leggendari orologi da tasca Lange di qualità superiore “1A”.

Version vom 31. Januar 2011, 03:11 Uhr

Al servizio della precisione: il RICHARD LANGE TOURBILLON “Pour le Mérite”

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Il RICHARD LANGE TOURBILLON “Pour le Mérite“ e il suo storico predecessore.
Ogni sei ore il disco ausiliario avanza di 90 gradi in senso orario.
Generose aperture nella platina a tre quarti consentono di ammirare il raffinato sistema di trasmissione tramite catena e vite perpetua.

Glashütte, gennaio 2011

Il quarto segnatempo contraddistinto dall’appellativo “Pour le Mérite” di A. Lange & Söhne abbina una trasmissione tramite catena e vite perpetua ad un tourbillon con sistema di arresto dei secondi brevettato, due raffinate complicazioni il cui obiettivo principale è migliorare la stabilità di marcia e quindi la precisione dell’orologio. Il suo imponente quadrante di tipo regolatore – che affascina con un raffinato meccanismo rotatorio – è ispirato ad un famoso modello storico.

Con i suoi studi sulla precisione nella misurazione del tempo, Johann Heinrich Seyffert (1751-1817) ha raccolto più onori di ogni altro orologiaio in Sassonia. I suoi orologi erano molto apprezzati alla corte del principe elettore e tra la comunità degli scienziati. Le idee di Seyffert ispirarono i migliori rappresentanti della corporazione, elevando ulteriormente l’arte orologiera di Dresda a nuovi apici. Questa evoluzione trovò il suo coronamento nella fondazione, nel 1845, della prima manifattura di orologi tedesca da parte di Ferdinand A. Lange. Tra i più importanti possessori dei poco più di cento sofisticati orologi prodotti da Seyffert ci fu anche il famoso esploratore e naturalista Alexander von Humboldt che per il suo viaggio in Sudamerica acquistò un cronometro, recandosi appositamente a Dresda, nel 1797, per imparare da Seyffert l’arte della navigazione mediante sestante e barometro. Le annotazioni di Humboldt riportano tra l’altro che il cronometro di Seyffert accumulava uno scarto di soli quattro-cinque secondi al giorno, che scendevano addirittura a meno di un secondo se lo strumento non veniva mosso. Una precisione che a più di duecento anni di distanza, è ancor oggi in grado di sorprendere.

Una delle creazioni più belle di Seyffert è il Regolatore del 1807 che oggi si trova nella collezione del “Salone della matematica e della fisica” a Dresda. Il suo quadrante presenta tre contatori circolari intersecati l’uno con l’altro, mentre al suo interno un sistema di trasmissione tramite catena e conoide assicura un costante rifornimento di forza motrice. L’orologio con il numero 93 è stato il modello di riferimento per il design del RICHARD LANGE TOURBILLON “Pour le Mérite”, in cui l’aspirazione di Seyffert alla perfezione orologiera rivive in una nuova e moderna interpretazione – come esclusivo Regolatore da polso finalizzato alla massima precisione meccanica. Nel RICHARD LANGE TOURBILLON “Pour le Mérite” colpisce innanzitutto il quadrante di tipo regolatore suddiviso in tre contatori circolari in posizione decentrata che si intersecano l’uno con l’altro. Nella parte alta domina il grande contatore dei minuti, sotto il quale, spostati rispettivamente a sinistra e a destra, si trovano il contatore dei secondi e quello delle ore, entrambi più piccoli. La forma del quadrante è un ritorno alle origini, ossia ai segnatempo di precisione che a partire dal XVIII secolo sono stati utilizzati negli osservatori astronomici così come nelle manifatture per sincronizzare i nuovi orologi. Per evitare il rischio di confondersi nella lettura delle ore e dei minuti in condizioni di luce sfavorevoli, le rispettive lancette sono state disposte su assi diversi del quadrante.

Nel RICHARD LANGE TOURBILLON “Pour le Mérite” un oblò tagliato a metà dalla minuteria e dal sottostante ponte del tourbillon, all’interno del contatore dei secondi, libera lo sguardo sulla gabbia girevole. Il tourbillon è però visibile interamente solo dalle dodici alle sei: alle sei, infatti, un disco ausiliario con le cifre romane VIII, IX e X si sposta velocemente nell’oblò, completando così il quadrante delle ore. Questo spostamento è reso possibile grazie a un raffinato meccanismo in grado di garantire che il disco ausiliario avanzi di 90 gradi in senso orario ogni sei ore. In tal modo è possibile leggere l’ora con precisione anche al mattino e alla sera. Alle dodici, con la stessa rapidità con cui è apparso, il disco ausiliario scompare, consentendo così per le prossime sei ore di ritornare ad ammirare l’intero dispositivo del tourbillon nel suo gioco di oscillazioni e rotazioni. Compito peculiare di quest’ultimo è compensare l'errore di marcia che potrebbe derivare dall’influsso della forza di gravità sul bilanciere. Il tourbillon può essere facilmente fermato mediante un meccanismo brevettato di arresto dei secondi attivabile estraendo la corona – che consente di regolare l’ora con una precisione al secondo. All’interno del movimento il tourbillon è ancorato ad un copriperno in diamante con castone d’oro avvitato, un omaggio ai leggendari orologi da tasca Lange di qualità superiore “1A”.